Sono circa quattrocento le opere che compongono la mostra, oltre 240 dipinti, disegni, sculture, e le restanti che spaziano dal paroliberismo ai progetti e disegni d’architettura, alle scenografie e costumi teatrali, dalle fotografie ai libri-oggetto, fino agli oggetti dell’orizzonte quotidiano: arredi, oggetti di arte decorativa, pubblicità, moda, tutti segnati dall’impronta innovatrice del Futurismo.
Unica tra le numerose manifestazioni espositive del Centenario, questa mostra intende documentare l’intero, vastissimo campo d’azione del Futurismo, ponendo l’accento sulla sua generosa e per certi versi utopistica volontà di ridisegnare l’intero ambito dell’esperienza umana in una chiave inedita.
Poiché inoltre il Futurismo non operò nei soli, più celebrati, anni Dieci, ma fu vitale per almeno un trentennio, la mostra ne rileggerà l’intera estensione, fino allo scadere degli anni Trenta, ampliando ulteriormente l’orizzonte temporale, da un lato con le eredità che raccolse, dall’altro con i lasciti che seppe affidare alle generazioni future: il percorso si avvia infatti nell’ultimo decennio dell’Ottocento, documentando la cultura visuale entro cui il Futurismo si formò, e si inoltra nella seconda metà del Novecento, con alcuni dei protagonisti di quella stagione (Fontana, Burri, Dorazio, Schifano, i poeti visivi) che al Futurismo guardarono o resero un esplicito omaggio.
Così come i futuristi volevano porre lo spettatore “al centro del quadro”, un allestimento fitto e incalzante porrà il visitatore “al centro del Futurismo” in una mostra vitale, esuberante e polifonica come fu quella straordinaria e irripetibile avanguardia, che da Milano si irradiò nell’intera Italia e di qui in Europa, coinvolgendo una vera folla di artisti. Tra i più noti: Boccioni, Carrà, Russolo, Balla, Severini, Prampolini, Soffici, Sironi, Funi, Dudreville, Fillia.
La mostra sarà divisa nelle seguenti sezioni:
Prima del Futurismo: una ricca panoramica della cultura visiva lombarda di fine Ottocento
F.T. Marinetti: il demiurgo della nuova rivoluzione estetica
Gli anni Dieci e il Dinamismo plastico: il nuovo valore assoluto della modernità
Gli anni Venti e l’Arte meccanica: tra Metafisica e nuovo culto della macchina
Gli anni Trenta e l’Aeropittura: la nuova idea di prospettiva dell’uomo “volante” con visioni strapiombanti
Dopo il futurismo: l’eredità raccolta dalle nuove generazioni
Completano l’indagine sul Futurismo altre importanti sezioni dedicate all’esperienza dirompente del Paroliberismo; alle sperimentazioni nella fotografia e nel cinema; alle ricerche condotte nell’ambito della musica, della scena e del teatro con due straordinarie ricostruzioni di scenografie di Balla e Depero; alle futuribili novità nell’architettura come nelle arti decorative, nella pubblicità, nella moda; e una saletta cinema, con eccezionali spezzoni di film futuristi.
MILANO, PALAZZO REALE
6 FEBBRAIO > 7 GIUGNO 2009
TUTTI I GIORNI 9.30>19.30 / LUNEDI’ 14.30>19.30 / GIOVEDI’ 9.30>22.30
LA BIGLIETTERIA CHIUDE UN’ORA PRIMA
INFO 02 54919